Aroma di caffè sull’Alpe di Siusi

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alpe_di_siusiFantasia sul tema: c’è anche l’esotico aroma del caffè sull’Alpe di Siusi (BZ)

Il denominatore comune è la ricerca della qualità, che si trova nelle materie prime naturali. Per tornare a casa dalle vacanze con il baule pieno di prelibatezze In un ambiente straordinario come è quello dell’Alpe di Siusi (BZ) il concetto di “natura” permea tutto quanto. A partire dalla gastronomia, che da queste parti è sempre sinonimo di cucina di altissimo livello, realizzata con prodotti freschi ed essenzialmente a km 0. La tradizione è il solco entro cui si situa ogni passaggio, e qui si segue alla lettera, per assicurare agli ospiti dell’Alpe di Siusi l’autenticità al massimo grado. Che non vorrebbero più lasciare questo posto, e al momento di ripartire desiderano portare a casa con sé quell’aroma, quel sapore, quell’inconfondibile senso di prelibatezza infuso in ogni cosa. Un concetto talmente profondo e inafferrabile, ma così totalizzante che per coglierlo è stato inventato il Sensorium. Un appuntamento al buio (e non si tratta di un modo di dire) con il vino, una degustazione guidata da esperti sommelier e che avviene nell’oscurità, per consentire a tutti i sensi di cogliere appieno il prelibato nettare che si produce in Alto Adige. Tra le bottiglie hanno senza dubbio un posto di primo piano quelle prodotte al maso Gumphof di Fiè allo Sciliar e appartenente a Markus Prackweiser: il Praesulis che sta raccogliendo consensi a tutti i livelli.

Ci sono aperture al mondo e alle altre culture, come nel caso di Valentin Hofer, mastro torrefattore di Fiè allo Sciliar e primo sommelier altoatesino del caffè. Nella sua piccola e raffinata torrefazione si tiene il primo corso di prova per sommelier del caffè dell’Alto Adige e anche d’Italia. Il suo obiettivo dichiarato, nella patria del vino e della birra, è di “avvicinare le persone alla cultura del caffè”. E il modo migliore è far conoscere la storia, la qualità, la provenienza e le diverse varietà dei preziosi chicchi di caffè, che Hofer seleziona da Africa, America Centrale e India secondo criteri rigidissimi, prediligendo le coltivazioni biologiche e il commercio equo e solidale. Noto in ogni angolo d’Italia (e ben oltre) è lo speck altoatesino, con la sua deliziosa affumicatura, la cui produzione è una vera arte. L’affumicatura, che è la caratteristica principale, era un tempo un metodo di conservazione, insieme alla salatura, per le carni che non potevano essere consumate immediatamente nei masi. Porta avanti l’attività intrapresa dal nonno e dal padre il giovane Dieter Trocker, del maso Kaltenbrunnhof di Tisana vicino a Castelrotto, tra Kaminwurzen (salsicce affumicate) e speck. Il segreto? Oltre alla carne di primissima qualità il mix d’aromi che già negli anni ’50 lo distingueva dagli altri. “Sale marino, pepe, spezie, bacche di ginepro e… beh qualche ingrediente della ricetta deve restare segreto!” Il maso è ora una azienda familiare dove si producono e vendono direttamente al pubblico prelibate cosce di speck, pancetta, carni di bovino affumicate, salamini, salsicce all’aglio, al peperoncino di daino e di cavallo. Lo speck costituiva l’ingrediente principale di Halbmittag e Marende, rispettivamente gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio. E si accompagnava al pane, che veniva tradizionalmente cotto nel forno a legna (che ogni maso aveva) all’incirca una volta al mese. Florian Rabanser, agricoltore del maso Plunhof di San Valentino e gestore di un hotel, ha seminato il tradizionale grano biologico di Demeter su uno dei suoi campi, ottenendo un raccolto eccezionale. Al momento del raccolto l’ha portato al Mulino Furscher di Siusi, azionato ancora al giorno d’oggi da una ruota idraulica, dove Toni Furscher l’ha macinato. I

l panettiere Klaus Oberprantacher utilizza la farina così prodotta per creare un pane completamente naturale: farina integrale, latte, lievito, pura acqua di sorgente e salgemma. Il nome? Seiser Loabn, ovvero “pagnotta di Siusi”. E l’intenzione è quella di affiancarsi all’altro pane tradizionale dell’Alpe di Siusi, l’ormai famosissimo Schüttelbrot, il pane croccante di segala. Portare un pezzettino di Alpe di Siusi a casa non è mai stato così facile… e goloso! E per i veri buongustai l’Alpe di Siusi offre diverse occasioni irrinunciabili per una vacanza all’insegna della buona tavola. Nel mese di giugno 2011, ormai da anni, i cuochi di Fiè celebrano l’arrivo dell’estate con la Cucina Naturale, che propone piatti leggeri e allo stesso tempo appetitosi. Con la bella stagione, le primizie che occhieggiano dagli orti, le erbe che nascono spontanee, la voglia di gusto e semplicità viene soddisfatta in pieno! Dal 30 giugno al 10 luglio 2011 ecco Incanto d’erbe, periodo d’elezione per piatti a base di ingredienti selezionati e arricchiti dal profumo e dal sapore di erbe e ortaggi selvatici.

Una vera festa per tutti i sensi, grazie alla fantasia degli chef e agli ingredienti insoliti dei piatti. Dal 28 agosto all’11 settembre 2011 si svolgono le settimane dello Strudel, fragrante scrigno che può racchiudere un ripieno dolce o una sorpresa salata! Dal 22 settembre al 3 ottobre 2011 è la volta di Canederli & Canederli, tributo doveroso al piatto che può considerarsi il “più tipicamente” altoatesino. Knödel in tutte le salse, composti con gli ingredienti più vari, ma sempre tondi e golosi! E dall’1 al 31 ottobre l’appuntamento gastronomico che tutti i veri ghiottoni attendono: la Dispensa di Fiè. Gli chef si sfidano a colpi di forchetta, con la rivisitazione di piatti tradizionali in chiave contemporanea, per la soddisfazione del gusto e della vista.

Alpe di Siusi

www.alpedisiusi.info

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