Tra i 600 membri del FIVI, che celebrerà il 3 e 4 dicembre 2011 il primo Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, spiccano alcune eccellenti vignaiole, eredi di una tradizione profonda e radicata
Come molti altri lavori della campagna e della montagna, quello del “vignaiolo” è un mestiere che storicamente è stato affidato agli uomini, ma oggi sono sempre più numerose le donne produttrici di vino. Donne che con passione coltivano la vigna, trasformano in vino l'uva raccolta, imbottigliano e vendono il frutto del proprio lavoro. E così anche la lingua italiana ha dovuto adeguarsi e includere la forma femminile: vignaiole sono le donne che hanno ereditato o imparato questa antica forma di artigianato che, sempre più, viene considerata anche un’arte. Fra i 600 membri della Federazione Italiana Vignaioli indipendenti, che sabato 3 e domenica 4 dicembre 2011 celebrerà a Piacenza il primo Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, ci sono naturalmente alcune eccellenti vitivinicoltrici.
La prima che incontrariamo proviene dal nord-ovest, da una terra che affondate le radici in una profonda storia vitivinicola: l’astigiano. Bruna Ferro, titolare dell'azienda agricola Carussin, è di San Marzano Oliveto (AT) in Piemonte, è vignaiola per eredità naturale e ha iniziato la conversione in biodinamica da un paio d’anni. Ha una grande passione per il vino e per gli asini, che alleva con entusiasmo e con cui tiene laboratori di vario genere. L’azienda agricola Carussin è nata nel 1927, nel piccolo comune del Monferrato del Sud. La svolta decisiva avviene nel 1961, anno in cui Carlo Ferro, figlio del fondatore, sposa Vanda, che lo affianca in maniera insuperabile nella conduzione dei lavori. Nel 1962 nasce Bruna e 4 anni dopo Silvia, che si dedicheranno in seguito alla difficile e affascinante arte della coltivazione del vino di qualità. Oggi Bruna e il marito Luigi conducono l’azienda dopo averla quasi totalmente impiantata a Barbera d’Asti, loro vitigno prediletto e uno dei numi tutelari della tradizione italiana. Da un paio d’anni hanno fra l’altro riconvertito la coltivazione in biodinamica.
Spostandosi verso la spina dorsale della Penisola si arriva a Rivergaro, in provincia di Piacenza - altra zona dalla profonda vocazione vitivinicola - e precisamente all’azienda La Stoppa. Nata oltre 100 anni fa, l'azienda passò alla famiglia Pantaleoni nel 1973 ed è oggi guidata da Elena Pantaleoni, membro FIVI dal 2008, con la collaborazione dell'enologo Giulio Armani e produce vini molto caratterizzati. Questa caratterizzazione è dovuta a precise scelte in vigna: mantenere i vecchi impianti, le potature che limitano la produzione per piede, la tecnica dell'inerbimento naturale. La dominante della filosofia aziendale è ottenere un'uva d'alta qualità, che richieda, per diventare ottimo vino, solo di essere assecondata, accompagnata. Oggi la Stoppa produce poche etichette, alcune legate ai vitigni autoctoni come Bonarda, Barbera e Malvasia di Candia aromatica, altre legate al suo primo fondatore, quel sig. Ageno che aveva portato in Italia i primi vitigni francesi: Cabernet Sauvignon, Merlot e Semillon.
Verso nord-est, a Erbusco in provincia di Brescia, c’è l’azienda Cavalleri Franciacorta. A condurla ci pensa Giulia Cavalleri, delegata FIVI per la zona a partire dal 2010. I Cavalleri possiedono terreni in zona fin dal 1450, come testimonia un atto notarile custodito nell’archivio di famiglia. Nel 1967 avviene il riconoscimento del DOC Franciacorta e del 1968 sono i primi imbottigliamenti etichettati. Oggi le proprietarie sono Giulia e Maria, che è riuscita ad imporre all’interno della denominazione un proprio stile ben definito e riconoscibile. Da sempre sostenitori delle grandi potenzialità dei Blanc de Blancs, i Cavalleri producono i Franciacorta docg utilizzando esclusivamente il mosto fiore di uve chardonnay provenienti dai vigneti di proprietà sulle colline di Erbusco, ostinandosi ad anteporre alla “corsa al volume” la ricerca della qualità dei propri vini.
Questa cura per la qualità è una caratteristica che accomuna tutte le vignaiole FIVI, pazienti artigiane del bere bene.
Per informazioni: F.I.V.I. – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti
Tel. 342.1841065
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Sito web: www.fivi.it