Quanto è buona la frutta secca, anche nel piatto. Potrebbe essere questo lo slogan della singolare iniziativa pensata dal marchio Madi Ventura per sensibilizzare i professionisti dell’alta ristorazione e i loro clienti all’utilizzo in cucina della frutta secca di qualità.
Infatti, dal 24 novembre fino al 31 dicembre, “La Mia Frutta Secca” – questo il nome dell’evento - coinvolgerà 25 chef tra i più noti del panorama enogastronomico italiano, i quali hanno accettato di proporre nei loro menu un piatto d’autore che tra gli ingredienti comprende, a scelta, noci, nocciole, pinoli, mandorle, fichi, datteri. Gli chef che hanno aderito all’iniziativa sono accomunati dal fatto di essere tutti Maestri di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che a Colorno (Parma) è diretta da Gualtiero Marchesi. Che cosa hanno ideato gli chef per onorare ed esaltare la frutta secca? Di tutto e di più, dal dolce al salato.
Pietro Leemann del Joia di Milano, ad esempio, ha voluto utilizzarla per arricchire un piatto dal nome misterioso di “Non solo Pane”, ovvero la sua visione riveduta e corretta della panzanella, comprese le albicocche essiccate; Heinz Beck de La Pergola di Roma la propone invece in un esplicito “Sablè alle nocciole e mandorle”; Enrico Cerea del Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo) si è sbizzarrito con un “Dolce al cioccolato con frutta secca caramello al burro salato”, mentre Antonino Cannavacciuolo di Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara) ha scelto di proporla in due piatti: uno salato, “Gamberi rossi di Sicilia, scaloppa di foie grasso marinato agli agrumi, zuppetta di albicocche”, e l’altro dolce, “Crema di pinoli, tuorlo d'uovo marinato al franciacorta e tartufo nero”.
Bis anche per Eros Picco e Tommaso Arrigoni di Innocenti Evasioni di Milano, con uno “Sformato di caprino in bagnetto di indivia belga e fichi Ventura marinati in caramello al peperoncino”, e una “Terrina di cioccolato allo zenzero, albicocche secche e zabaione alla camomilla e limone.” E ancora, Gaetano Trovato del’Arnolfo di Colle Val d’Elsa (Siena) vuole stuzzicare i suoi clienti con un dessert di “Fichi secchi, in sfoglia croccante, zabaione al vinsanto gelato ai pinoli sabbiati”, Enrico Bartolino del Devero Hotel di Cavenago di Brianza (Milano) invece punta sul salato proponendo una “Battuta di manzo con erbe aromatiche e trasparenza di peperone e albicocche”, e così fa anche Andrea Sarri dell’Agrodolce di Imperia, con il suo “Polletto arrostito con insalata di frutta secca e salsa paella”.
Madi Ventura, che con un fatturato di circa 80 milioni di euro è leader in Italia nel settore della frutta secca ed essiccata, ha voluto però dare anche una connotazione artistica a questa sua iniziativa gastronomica.
E ha perciò coinvolto l’artista Ugo Nespolo, il quale ha creato un’opera originale caratterizzata dal consueto “divertimento” cromatico, segno distintivo dell’arte di Nespolo. Dall’originale dell’opera sono state tratte 25 serigrafie autografate e destinate agli chef Alma che aderiscono all’iniziativa. Ogni chef, a sua volta, potrà disporre di riproduzioni firmate della stessa opera da omaggiare alla propria clientela.
Fiorenza Auriemma